martedì 1 dicembre 2009

Scacchi classici e scacchi ipermoderni

Questa è una bella domanda, definiamo però cosa sono l'uno e cosa sono gli altri.
Gli scacchi classici sono quelli che sono stati usati fino alla fine dell' 800. Con scacchi classici si intende il modo di ragionare classico. Infatti con questo pensiero i giocatori giocavano secondo i principi del loro "capobranco" Steinitz.

Egli riteneva che un giocatore aveva vantaggio se:
  1. Ha un vantaggio di materiale
  2. Se il re avversario è in una posizione precaria
  3. Se l'avversario ha pedoni deboli
  4. Se l' avversario ha determinate case deboli
  5. Forte centro di pedoni
  6. Controllo di colonne, traverse e diagonali
Questo era ciò che affermava la scuola classica. Dal 900 in poi sono nati gli scacchi ipermoderni, dove alcune teorie vengono messe a nudo e molti concetti vengono modificati.
Per esempio non si afferma più che la scacchiera sia solo puro calcolo, oppure qualcosa che si può affrontare solo tramite i principi generali, ma è qualcosa di più, dove entrano in gioco molte altre questioni, dove non può essere sempre tutto risolvibile analiticamente.

In particolare gli ipermoderni affermano che non è importante il punto 5 degli scacchi classici, ma che il centro può essere forte anche se viene controllato da lontano coi propri pezzi:

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