venerdì 20 novembre 2009

Giocare senza avere un piano


Ad alti livelli, non si può giocare a scacchi senza avere un piano. Un piano di gioco è un obbiettivo . Questo può essere semplice oppure complicato.
Un esempio di piano di gioco semplice lo possiamo trovare in questa posizione:


Senza fare troppi calcoli, possiamo notare che in questa posizione, il piano sta nel piazzare il cavallo in e5 tramite la manovra di cavallo Cd2-f3-e5.

Mentre in altre posizioni abbiamo bisogno di fare calcoli più complessi, di giocare delle mosse intermedie prima di arrivare al nostro obbiettivo.

Ci sono anche delle posizioni in cui non si possono effettuare piani nel lungo tempo e perciò si può giocare mossa per mossa giocando semplicemente la più forte.

Perciò bisogna stare attenti al sapere bene classificare la posizione e quindi capire se è una posizione stabile da poter eseguire 5 mosse di cavallo consecutive, se è una posizione in cui non bisogna perdere nemmeno un tempo e anzichè fare 2 mosse di cavallo consecutive e necessario prendere il controllo di determinate colonne, controllare alcuni putni forti, oppure se è una posizione dove bisogna giocare mossa per mossa,e perchè no, di profilassi.

Questo compito non è per niente facile, pensate che è talmente difficile che talvolta anche acclamatissimi GM non riescono a capire in che tipo di posizine si trovano.


La partita è stata giocata tra Boguslavskij e Shakhnbaz. Ora il bianco giocò mossa per mossa, con l'idea di creare pressione sul pedone e6. 22.Te1?
Erroraccio.
Il bianco non si accorse che c'era un piano semplice molto più forte, e ciò consisteva nel dare scacco in f7 con l'alfiere e infine giocare Dg3 cercando di dare seri problemi col matto in g6: 22.Af7+ Rh7 23.Dg3 con vantaggio schiacciante e ottime prospettive d'attacco.

Perciò, prima di giocare, cercate di valutare la vostra posizione. Boguslavskij probabilmente intuì che la sua posizione era una di quelle dove ogni tempo era fondamentale, invece abbiamo visto che c'era il tempo di creare un piano (anche se in questo caso il nero doveva rispondere con mosse forzate e quindi il bianco non avrebbe perso nemmeno un tempo).

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